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  • IPERTIROIDISMO GATTO

    12 Giugno 2019
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     La tiroide è una ghiandola posta nella regione del collo del gatto: è formata da due lobi distinti, fusiformi, che si trovano al di sotto della superficie cutanea, ventralmente e lateralmente ai primi anelli tracheali, caudalmente alla laringe. Ad ogni lobo tiroideo sono associate due ghiandole paratiroidee, una craniale ed esterna, e l’altra situata internamente alla ghiandola, in posizione caudale (10. Pelagalli G.V., Botte V.: ”Anatomia Veterinaria sistematica e comparata”. Edi-Ermes, Milano, 1999, 346-350).ti 

     L’ipertiroidismo è un disordine endocrino dei gatti anziani dovuto ad un’iperproduzione e secrezione di ormoni tiroidei T3 e T4, in questa condizione patologica uno solo o entrambi (70% dei casi) i lobi tiroidei aumentano di dimensioni. 

    L’ipertiroidismo felino è una delle patologie endocrine più diffuse del gatto anziano, in genere le masse tiroidee sono adenomi ormono-secernenti benigni (95%), non invasivi, di piccole dimensioni e bilaterali (70%) (Nelson R.W.: “Patologie della tiroide”. In: Nelson R.W., Couto C. G.: Medicina interna del cane e del gatto. Elsevier Italia, Torino, 2006, 714-750; Zwingenberger A., Wisner E.: Neck. In: Penninck D., D’Anjou M.A. “Atlas of Small Animal Ultrasonography”,. Wiley-Blackwell, 2008, 98- 100, 109-110, 113-114.). 

    Gli ormoni tiroidei sono essenziali per la crescita normale delle cellule corporee; aiutano a regoalre il metabolismo proteico, dei grassi e dei carboidrati a livello cellulare e sono coinvolti nella regolazione della produzione di calore e del consumo di ossigeno e quindi in una serie di processi metabolici; un eccesso di ormoni tiroidei di conseguenza colpisce tutto l’organismo inducendo una disfunzione multisistemica e manifestazioni multiple. La sintomatologia più comune è la seguente: 

    – perdita di peso (90-98% dei casi) 

    – polifagia (49% dei casi) 

    – vocalizzazioni notturne 

    – aumento della sete e della minzione (poliuria, polidipsia 60 % dei casi) 

    Accanto a questa sintomatologia possono intervenire altre manifestazioni meno frequenti, quali: cute e mantello danneggiati con aree alopeciche (eccessivo leccamento), presenza di forfora, crescita eccessiva delle unghie; le feci possono essere volumonose, maleodoranti o anche diarroiche; a volte sono associati episodi di vomito, aggressività, iperattività, atrofia delle masse muscolari con difficoiltà a saltare . (J Vet Intern Med. 2016 Nov;30(6):1780-1789. doi: 10.1111/jvim.14591. Epub 2016 Sep 26. “Evaluation of Body Weight, Body Condition, and Muscle Condition in Cats with Hyperthyroidism”. Peterson ME, Castellano CA, Rishniw M.) 

    La diagnosi può essere eseguita in seguito ad un attento esame clinico: la palpazione della tiroide può essere d’aiuto rilevando la presenza di noduli tiroidei, ma soprattutto tramite il dosaggio dell’ormone tiroideo T4 di semplice esecuzione con un campione di sangue, in associazione a questo è consigliabile valutare la funzionalità renale, epatica ed effettuare un emocromo, parametri che possono presentare alterazioni in seguito all’ipertiroidismo. 

    Qualora fosse confermato l’ipertoridismo è possibile intraprendere una terapia medica con farmaci antitiroidei che hanno un’azione di blocco della conversione del T3 in T4 e possono essere somministrati a lungo termine, in alcuni casi è preferibile ricorrere alla tiroidectomia (asportazione chirurgica della ghiandola). 

    I farmaci più comunemente utilizzati sono il tiamazolo, il carbimazolo e il metimazolo. Una volta intrapresa la terapia medica è importante monitorare il parametro T4 e la funzionalità renale all’inizio ogni 3 settimane fino al raggiungimento di una condizione eutiroidea (parametro nei range di normalità) e quindi distanziare i controlli ogni 3-6 mesi (Supplemento (Aprile 2002) a Veterinaria, Anno 16, n. 1, Febbraio 2002 81 “La terapia medica dell’ipertiroidismo felino” Ellen N. Behrend, VMD, MS Auburn University. 

     

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